Controllo di gestione: esiste un modello unico?

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Controllo di gestione: esiste un modello unico?

Fare controllo di gestione non è semplice, monitorare efficienza ed efficacia dei processi aziendali implica il dover costruire un sistema di rilevazioni contabili che permetta di misurare costi e ricavi a consuntivo e di confrontarli con i valori previsti a Budget. L’obiettivo del controller è monitorare la gestione aziendale in modo da realizzare l’equilibrio economico-finanziario tanto nel breve quanto nel lungo periodo assicurando all’imprenditore risultati soddisfacenti. Ma come si realizza tutto questo? Risposta: attraverso la predisposizione di un vero e proprio modello di controllo di gestione dove l’azienda viene letteralmente scomposta in centri di responsabilità e ciascun responsabile viene valutato in base ai risultati che porta. In questo senso, ciascun responsabile ha a disposizione un set di indicatori (KPI) con i quali dovrà misurare il rendimento dei propri sottoposti e anche il proprio che dipenderà, naturalmente, dalla sua capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati. Pertanto costruire un modello di controllo di gestione significa, da un lato, mettere a punto un sistema di contabilità industriale che utilizzi costi standard e costi effettivi e, dall’altro, suddividere l’azienda in centri di responsabilità (centri di costo, ricavo, profitto, etc..) assegnando a ciascun responsabile degli obiettivi da perseguire e monitorandone il livello di raggiungimento attraverso l’utilizzo di indicatori di performance (KPI). A livello pratico si tratta di trasformare i dati in informazioni aventi importanza strategica per i decision-makers che dovranno capire se l’attività di pianificazione va rivista o meno. Ecco allora che il reporting ricopre un ruolo chiave in quest’ottica in quanto solo attraverso un’attenta e accurata attività di reportistica, i vertici aziendali possono capire se gli obiettivi sono stati raggiunti o meno e, qualora non lo fossero, adottare misure correttive. Fare controllo di gestione, pertanto, significa:

  • Fissare gli obiettivi da perseguire nel breve e nel medio termine;
  • Individuare le figure chiave all’interno della struttura organizzativa a cui assegnare le responsabilità;
  • Costruire il Budget destinando ai responsabili dei centri solo le risorse necessarie allo svolgimento del proprio lavoro;
  • Costruire un sistema di rilevazioni contabili che permetta di attribuire a ciascun centro solo i costi/ricavi che si riferiscono ad esso;
  • Realizzare Conti Economici Parziali che permettano di mettere in luce la marginalita’ per prodotto, per famiglia di prodotto, per area geografica, per ti po di canale, etc…;
  • Confrontare i valori di budget/forecast con i valori a consuntivo che arrivano direttamente dalla contabilità generale (CO.GE);
  • Misurare il livello di raggiungimento degli obiettivi aziendali attraverso il ricorso ad indicatori di performance (KPI);
  • Predisporre appositi Report che, attraverso il confronto tra i piani programmati e i risultati conseguiti, aiutino la Direzione a capire se la gestione presenta aspetti da migliorare.

Molti potrebbero pensare che il modello di controllo potrebbe essere standardizzato, ovvero una volta costruito il modello si potrebbe applicare a tutte le realtà aziendali, ma è davvero così?

  • In primo luogo occorre sottolineare che ogni azienda presenta un sistema contabile diverso dalle altre. Il piano dei conti di ogni azienda è qualcosa di personalizzato e costruito su misura, pertanto, il sistema di rilevazioni differirà da azienda ad azienda;
  • In secondo luogo, aziende che realizzano prodotti diversi hanno diversi processi produttivi e quindi anche i centri di costo sono diversi a seconda della tipologia di bene offerto;
  • In terzo luogo, la struttura organizzativa è anch’essa qualcosa di personalizzato;
  • In quarto luogo, i KPI, così come la struttura organizzativa, vanno costruiti in base alle reali esigenze aziendali.

Concludendo, si potrebbe dire che non esiste un unico modello di controllo di gestione anche se, per aziende che operano nello stesso settore si potrebbe adottare lo stesso modello (con qualche aggiustatina), tuttavia, per non incorrere in errori è sempre bene, quando, internamente non si dispone delle risorse necessarie, affidarsi a figure esperte.

Difrancescobaldin

Mi chiamo Francesco Baldin, ho una Laurea Specialistica in Economia Aziendale e un Master in Business Administration. Ho esperienza in ambito Amministrazione, Finanza e Controllo e Acquisti. Da Aprile 2018 sono ideatore e amministratore di un blog professionale che ha come obiettivo la condivisione di articoli, opinioni ed esperienze in ambito economico-aziendale.

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Dott. Francesco Baldin - Treviso - IT

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