I costi della Logistica
Quando si parla di Logistica una delle decisioni più critiche per l’impresa è di stabilire quali costi sostenere internamente all’impresa e quali attività logistiche terziarizzare (outsourcing). Come si è visto più volte, affidare parzialmente la gestione della Logistica ad operatori terzi è, attualmente, una pratica molto diffusa. Dal punto di vista dei costi, tuttavia, la quota terziarizzata delle relative funzioni avrà costi, tempi e livello di servizi, diversi da quelli che si dovrebbero sostenere se l’intero processo logistico fosse gestito in autonomia. Sia che si affidi all’esterno la gestione di parte della Logistica, sia che si decida di tenere tutto i processo “in casa”, ciò che rileva agli effetti del budget logistico sarà necessariamente il costo complessivo, frutto e somma di diverse (perché provenienti da diverse aree aziendali) decisioni logistiche. Dal punto di vista operativo, le componenti del costo complessivo della logistica della distribuzione – secondo una possibile elencazione di alcune voci utilizzate in un collaudato sistema di analisi – sono:
- Il costo del personale;
- Il costo delle scorte;
- Il costo dei depositi;
- Il costo dei trasporti;
- Il costo del sistema informativo;
- Il costo di movimentazione;
- Il costo di imballaggio.
Aggiungendo a questi costi quelli di natura più commerciale, quali:
- Il costo delle rotture di stock;
- Il costo delle differenze inventariali;
- Il costo del mancato reddito;
si avrà il costo complessivo. La riduzione del costo complessivo, dunque, si effettuerà attraverso interventi mirati e oculati che interesseranno le componenti elencate, a monte delle quali, vi saranno tutti gli altri costi che riguardano la logistica di approvvigionamento e quella di produzione. Il costo complessivo della Logistica è importante per i seguenti motivi:
- Costituisce una delle voci di bilancio dell’impresa quando viene espressa in valori assoluti;
- Assume un ruolo determinante quando viene “percentualizzato”, in quanto determina la sua incidenza sul valore della merce venduta, diventando, quindi, un indispensabile indicatore della bontà delle scelte logistiche fatte dall’impresa e segnalatore dell’eventuale delta di scostamento dalle percentuali-target
L’incidenza è espressa in valore percentuale ed è indissolubilmente legata al valore intrinseco della merce. Tale valore, oltre a tutti i costi pertinenti al processo logistico propriamente detto (gestione, investimenti, addetti, ecc…) varia in funzione della classe merceologica, pertanto, è impossibile indicare un’unica percentuale di incidenza valida per tutte le classi merceologiche perché se i costi appena citati possono differire da contesto a contesto, le distanze fino alle (diverse) destinazioni finali, i mezzi e le modalità di trasporto, i rischi e il servizio ogni volta diversi da operazione a operazione fanno il resto.
Per concludere il discorso sui costi della Logistica, non resta che parlare di quei dati, appartenenti alla “fattura logistica” di ogni Paese che, opportunamente elaborati, consentono la stesura di tabelle e griglie sia per Paese, appunto, che per settore produttivo o macro-categoria merceologica. Si tratta di dati ricavati sia dalla bilancia dei pagamenti (che comprende le voci noli, premi, servizi, accessori, ecc…) che da quella commerciale oltre che provenienti dalle normali fonti statistiche e osservatori economici.
Bibliografia:
Favaro, M., “I trasporti internazionali”, Ipsoa, Milano.