Il Demand Planning: Perché adottarlo?
Il Demand Planning viene utilizzato dalle aziende per pianificare la domanda (Sales Forecast, Sales Budget, Sales Target, Demand Plan) e per attuare i piani operativi di lungo, medio e breve termine. Si tratta di una serie di metodi e modelli matematici per gestire in modo efficiente la domanda commerciale. Ma quali sono le motivazioni gestionali che giustificano l’adozione, da parte delle aziende della Supply Chain, di tali tecniche per la gestione della domanda commerciale? Esistono due tipi di motivazioni:
MOTIVAZIONI ESTERNE: si può far ricorso al Demand Planning per soddisfare le richieste dei clienti, degli stakeholders, dei partner della filiera. Soddisfare i clienti (massimizzando i livelli di servizio), gli stakeholders (massimizzando la profittabilità e il valore economico dell’impresa nel medio-lungo termine) e i partner della filiera (ad esempio, stipulando accordi vantaggiosi con fornitori strategici), sono sicuramente ottime motivazioni che spingono le aziende della Supply Chain a ricorrere al Demand Planning;
MOTIVAZIONI INTERNE: si può far ricorso al Demand Planning per gestire in modo efficiente i processi logistico-produttivi interni all’azienda. Nello specifico l’azienda integrata nella Supply Chain, ricorrendo al Demand Planning, sarà in grado di svolgere in modo efficiente i processi operativi che riguardano i seguenti ambiti[1]:
- Customer Management: servizio al cliente misurabile in termini di disponibilità del prodotto quando richiesto e nelle quantità/qualità richieste;
- Supplier Management: rapporto contrattuale con i fornitori e i terzisti perfezionato allo scopo di negoziare efficacemente i prezzi e le disponibilità nel tempo delle materie prime, nonché le modalità e le tempistiche di rifornimento;
- Collaborative Management: pianificazione efficiente della domanda con i partner della filiera in modo che i piani di domanda e di fornitura siano precisi e attendibili;
- Operations Management: predisposizione efficiente dei piani di impiego delle risorse interne che vengono utilizzate nei processi di produzione, stoccaggio e trasporto scegliendo le migliori alternative produttive e logistiche;
- Inventory Management: gestione accurata delle giacenze lungo tutti i livelli della filiera logistico-produttiva allo scopo di non disporre di eccessive quantità di prodotti finiti invenduti che potrebbero generare eccessivi costi di mantenimento a scorta presso i magazzini;
- Resource Management: efficiente pianificazione e sviluppo temporale degli investimenti in tecnologie di prodotto, di processo, di stoccaggio, di trasporto, in capitale umano e know-how:
- Finance Management: efficiente impiego nel tempo della liquidità di cassa, efficiente pianificazione delle risorse finanziarie da reperire ed erogare per potenziare le attività fisiche e gestionali di Supply Chain Management.
Bibliografia:
Milanato, D. (2008) “Demand Planning. Processi, metodologie e modelli matematici per la gestione della domanda commerciale” Springer Verlag, Milano.
[1] Si noti che le prime tre aree di gestione proposte nell’elenco sono riconducibili alle motivazioni esterne, mentre le successive sono riconducibili a motivazioni interne.