Come valutare la fattibilità di un progetto dal punto di vista finanziario

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Come valutare la fattibilità di un progetto dal punto di vista finanziario

Quando si deve valutare se un investimento è sostenibile o meno, nella prassi esistono diverse tecniche che permettono di farlo. Valutare la fattibilità di un progetto dal punto di vista finanziario significa tenere conto del valore del tempo. Sotto questo punto di vista esistono tre indicatori che aiutano imprenditori e managers ad orientare le decisioni; essi sono:

1) Il Valore Attuale Netto (VAN o NPV);

2) Il Tasso Interno di Rendimento (TIR o IRR);

3) L’Adjusted Payback Period.

Analizziamoli in dettaglio a partire dal Valore Attuale Netto.

1) VALORE ATTUALE NETTO (VAN o NPV)

Il calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) o Net Present Value (NPV) è una metodologia che prende in considerazione soltanto elementi di natura finanziaria (flussi di cassa) attualizzati. Si tratta di una tecnica molto efficace nella valutazione di un investimento a condizione che vengano considerati tutti gli elementi che vi concorrono, compreso il tasso di interesse. L’assunzione che sottende questo modello è che un investimento è vantaggioso se la sommatoria delle risorse (flussi di cassa) create eccede l’importo di quelle assorbite: questo significa che prima di procedere al calcolo del VAN occorre avere a disposizione un modello di business che evidenzi i flussi di cassa nei diversi anni. Due investimenti con flussi di cassa uguali in dimensione assoluta, ma distribuzione temporale diversa non sono uguali sotto il punto di vista finanziario. Immaginiamo i seguenti flussi:

Per capire quale dei due investimenti è il più conveniente si deve tenere conto del valore del tempo e, più precisamente, del valore attuale del flusso finanziario.

Per capire il significato di valore attuale di un certo flusso bisogna chiedersi, per esempio, quanto si dovrebbe investire oggi per ritirare tra 5 anni l’importo di 100.000 euro sapendo che il tasso di interesse dell’investimento è 10% annuo.

Il valore attuale di un singolo flusso di cassa futuro è dato da:

Dove:

  • F è l’importo da attualizzare;
  • t rappresenta il numero di periodi di distanza del periodo 0;
  • k è il costo del capitale (tasso di interesse).

Proviamo ora a rispondere alla domanda precedente utilizzando le formule a nostra disposizione. Avremo:

F = 100.000

t = 5

k = 10%

quindi:

Valore Attuale = 100.000 / (1+10%)5

Valore Attuale = 100.000 / (1,1)5

Valore Attuale = 62.092,13

Questo significa che se vogliamo ottenere 100.000 euro dopo 5 anni alle suddette condizioni dobbiamo investire oggi 62.092,13 euro. C’è un aspetto straordinariamente interessante nella finanza che andrebbe analizzato anche sotto il profilo metafisico: un certo importo ci appare solo formalmente con il suo valore apparente (per esempio 100.000 euro fra 5 anni), ma in realtà, il suo valore vero è determinato dalla sua posizione nel tempo e dal valore del denaro. 100.000 euro tra 5 anni sono oggi “solo” 62.092,13 euro.

Nel calcolo di un investimento in un’azienda o in un progetto aziendale, di solito ci sono più flussi di cassa positivi e negativi, ossia vi è una serie di flussi. Per questo motivo bisogna calcolare la somma dei singoli valori attuali: il VAN.

Il valore attuale di una serie di flussi di cassa futuri, è dato da:

dove:

  • F (t) sono i flussi di cassa;
  • n rappresenta il numero di periodi (equidistanti) nei quali i flussi sono prodotti;
  • k è il costo del capitale (tasso di interesse).

Calcolando il VAN del primo e del secondo investimento della tabella precedente otteniamo due valori diversi poiché diversa è la collocazione dei flussi nel tempo. Utilizzando la funzione di Excel VAN () e considerando un tasso di interesse del 10% si può vedere che l’investimento con il VAN pIù alto è il secondo, infatti:

In sintesi, il VAN rappresenta la ricchezza incrementale generata da un progetto, espressa come se fosse immediatamente disponibile. Il VAN è la somma algebrica di tutti i flussi di cassa attualizzati, generati dal progetto considerato.

Di norma, il tasso di interesse da inserire nel calcolo del VAN è dato dal WACC (Weighted Average Cost of Capital – Costo Medio Ponderato del Capitale). Questa grandezza rappresenta il costo che l’azienda sostiene per ottenere un finanziamento a prescindere che provenga da mezzi propri (equity) o mezzi di terzi (debiti a lungo termine). In assenza di maggiori informazioni è possibile considerare il tasso di interesse che la banca applica ai prestiti.

2) TASSO INTERNO DI RENDIMENTO (TIR o IRR)

Il TIR (Tasso Interno di Rendimento) o IRR (Internal Rate of Return) determina il rendimento implicito di una serie di flussi di cassa. La ratio alla base della formulazione del TIR è che esiste un tasso di interesse che definisce una serie di flussi finanziari nel tempo: immaginiamo di avere un flusso di -1.000 al tempo 0 e 1.100 al tempo 1. Il tasso di interesse implicito di quest’operazione è 10%, infatti (1.100/1.000) – 1 = 0,1, cioè 10%. Ma qual è il tasso di una serie più articolata di flussi? La definizione formale del TIR dice che esso è il tasso di interesse che azzera il VAN di una serie di flussi di cassa. La formula, pertanto, sarà:

Se il VAN fosse 0, questo vorrebbe dire che investendo un certo capitale al tempo 0, si otterrebbero dei flussi il cui valore attuale sarebbe uguale a quello dell’investimento: pertanto, l’investimento sarebbe solo un’esposizione al rischio e non avrebbe alcun guadagno. Nello scegliere due investimenti, si dovrà valutare quello con il VAN più alto o, nel caso in cui non si conosca il WACC, quello con il TIR più alto.

3) ADJUSTED PAYBACK PERIOD

Se nel considerare quanti anni servono per ritornare sull’investimento si tiene conto del valore del tempo ecco che si arriva al concetto di adjusted payback period. Tale metodologia si basa sull’assunto che servono un certo numero di anni per realizzare l’equazione cash flow cumulato = capital employed.

Per calcolare tale grandezza è necessario attualizzare tutti i flussi oggetto dell’analisi. Riprendendo i flussi di cassa dell’investimento 1 e ipotizzando un tasso di interesse del 12%, si ottiene la seguente tabella:

Come si può vedere dalla tabella il payback period si raggiunge al quinto anno. In altri termini è a partire dal quinto anno che l’investimento inizia a generare profitti. Naturalmente minore è il tempo di payback e maggiore sarà la convenienza all’investimento.

Bibliografia:

Floria, G. (2014), “Business Plan con Excel”, LSWR, Milano

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Mi chiamo Francesco Baldin, ho una Laurea Specialistica in Economia Aziendale e un Master in Business Administration. Ho esperienza in ambito Amministrazione, Finanza e Controllo e Acquisti. Da Aprile 2018 sono ideatore e amministratore di un blog professionale che ha come obiettivo la condivisione di articoli, opinioni ed esperienze in ambito economico-aziendale.

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Dott. Francesco Baldin - Treviso - IT
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