Il controller: un valore aggiunto per l’azienda?

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Il controller: un valore aggiunto per l’azienda?

Oggi voglio dedicare un post alla figura del controller. Il controller , meglio noto anche con il termine di Responsabile del Controllo di Gestione si occupa di monitorare le performance aziendali e supporta l’imprenditore nel processo decisionale e nella pianificazione strategica. Il controller, visto in quest’accezione deve considerarsi un valore aggiunto per l’azienda per cui lavora. L’insieme dei compiti che svolge e che vanno dall’analisi della contabilità aziendale, alla creazione del rapporto di gestione, allo studio dei documenti contabili, al monitoraggio degli obiettivi di budget, all’identificazione di eventuali margini di miglioramento, fino alla verifica che le spese sostenute non superino i limiti previsti nel bilancio aziendale, gli permette di assumere un ruolo chiave all’interno dell’organizzazione e di contribuire al successo di un’azienda. Un attento monitoraggio della gestione aziendale (con particolare focus sui costi di gestione) che si concretizza mediante un’attenta analisi di indici e margini permette al controller, non solo di ridurre gli sprechi, ma anche di dare avvio alla programmazione economica e finanziaria e alla pianificazione industriale. Un ‘azienda che dispone di un sistema di controllo di gestione adeguato è capace di far fronte agli improvvisi cambiamenti che sono in atto nei mercati e limita il rischio di default. Troppo spesso, però, le aziende italiane non dispongono né di un sistema di controllo di gestione né tanto meno di un professionista qualificato e si avvalgono del controller solo quando la situazione si fa critica. Nel sistema industriale italiano dobbiamo distinguere due tipi di controller: il controller che lavora nelle grandi aziende multinazionali e il controller che lavora nelle PMI. Quanto alla prima figura il Controller può assumere una mansione specifica riferita ad un ruolo ben definito[1] Il controller che lavora nelle PMI, invece, può ricoprire anche la funzione di Responsabile Amministrativo. E’ così che, molto spesso, il professionista è chiamato a risolvere problemi in ambito fiscale, contabile, giuslavoristico. Oltre a queste mansioni, poi, si affiancano l’analisi degli scostamenti la redazione dei programmi aziendali e la realizzazione del budget. Non è infrequente, in una realtà aziendale di dimensioni contenute, che al controller vengano richieste competenze anche nei settori dell’Information Technology e dell’Amministrazione, Finanza e Controllo e delle buone basi come Operations Manager.

Nel caso della PMI, se l’imprenditore riconosce le doti del controller, quest’ultimo possiede gli strumenti che possono far crescere rapidamente un’azienda, ma se l’imprenditore ha una visione miope e non è abituato a fare programmi nel medio-lungo termine, allora in quel caso, il ruolo del controller si ridurrà ad un semplice lavoro di analisi dei costi e il suo obiettivo sarà quello di “tagliare” il più possibile. Molto spesso le aziende, soprattutto le PMI Italiane non si avvalgono di professionisti del controllo di gestione e preferiscono gestire autonomamente la propria “creatura”, pur non essendo in possesso degli strumenti adeguati, così facendo entrano in crisi perché non sono in grado di “guardare” oltre l’anno e, quando la situazione si fa critica, scelgono di affidarsi ad un esperto che, per mantenere in vita l’azienda, è costretto ad operare numerosi tagli e ad alleggerire la struttura organizzativa. In questi casi, il controller è chiamato a risanare i conti dell’azienda, mentre se l’imprenditore si fosse avvalso prima dei suoi servizi, la sorte della sua azienda sarebbe stata diversa perché chi possiede gli strumenti del controllo di gestione e della pianificazione strategica è in grado di guardare “oltre” e di disegnare piani a medio- lungo termine per far crescere l’azienda e i profitti.

CONCLUSIONI

Alla Luce di quello che abbiamo visto finora, a questo punto, allora viene da chiedersi: quando un controller può essere considerato un valore aggiunto per l’azienda? La risposta a questo quesito dipende dal ruolo che gli assegna l’imprenditore. Se l’imprenditore si affida al controller per la gestione e il monitoraggio dei risultati economico-finanziari della sua azienda, allora sarà sicuramente un valore aggiunto per l’azienda stessa perché la farà crescere e incrementerà significativamente i profitti, viceversa, se l’imprenditore non riconoscerà appieno le doti del controller, egli finirà con lo svolgere un ruolo marginale e verrà chiamato ad intervenire quando la situazione si farà critica.

BIBLIOGRAFIA

https://www.adamiassociati.com/controller-ruolo-compiti-e-guadagno/ (08/10/2021)


[1] E’ così, quindi, che è facile trovare posizioni come il Supply Chain Controller, il Work Package Controller, il Corporate Controller, il Sales and Distribution Controller e via discorrendo.

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Mi chiamo Francesco Baldin, ho una Laurea Specialistica in Economia Aziendale e un Master in Business Administration. Ho esperienza in ambito Amministrazione, Finanza e Controllo e Acquisti. Da Aprile 2018 sono ideatore e amministratore di un blog professionale che ha come obiettivo la condivisione di articoli, opinioni ed esperienze in ambito economico-aziendale.

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Dott. Francesco Baldin - Treviso - IT
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